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Come approfittare delle disgrazie delle imprese (e vivere guardandosi allo specchio)

Quello che mi accingo a scrivere ora è un articolo sofferto, uno di quelli che non vorresti mai scrivere perché c’è il rischio che qualcuno possa pensare che, avendo io certe competenze, avendo note certe logiche, io possa essere il primo ad approfittarne.

Ma, come sempre, non mi preoccupo di cosa potrebbero dire certi benpensanti, e apro la bocca nella speranza che almeno una persona ne possa trarre giovamento.
Da molti anni c’è una categoria di persone che vengono più munte di tutte le vacche messe insieme: gli imprenditori.

Cosa c’entra tutto questo con il Marketing per Commercialisti? C’entra, c’entra!

Tasse, adempimenti, novità legislative, modelli organizzativi… non c’è giorno che non vi sia una “novità” per cui qualcuno non si inventi un servizio per “salvare” questi poveri imprenditori. Sia chiaro, in parte questo ci sta. E’ normale, nell’evoluzione delle cose, che una impresa acquisti sul mercato le competenze che le mancano, esattamente come acquista le materie prime, ma io sto parlando di una cosa diversa.

Un conto è individuare una esigenza e volerla soddisfare (anche se in alcuni casi si esagera), un conto è l’approfittare dello stato di necessità.

Già, moltissimi imprenditori, gli stessi che da certi cialtroni sono additati come ladri, evasori e sfruttatori del prossimo, versano ultimamente in un gravissimo stato di necessità e, ci mancherebbe, nuvole di piranha cercano di approfittare della situazione.

Qualcuno obietterà dicendo che ad un imprenditore fallito, o pieno di debiti, senza nemmeno gli occhi per piangere, non puoi vendere niente, non puoi portare via soldi, e quindi in cosa consisterebbe questa opera di interessamento?

 

Il valore delle lacrime

Sapete che cosa hanno di immenso valore gli imprenditori in difficoltà e che li rende così appetibili?

Hanno una cosa che in sé potrebbe sembrare inutile a chi non ha il pallino degli affari, a chi vive nel Mulino Bianco. Hanno una caratteristica che esalta la drammaticità della situazione ed il loro valore: sono in tantissimi, sono un numero spropositato, terribilmente alto, e, proprio per questo, di grande valore per chi voglia sfruttarne l’eco creandosi una immagine di paladino.

Perché una società di capitali dovrebbe essere interessata ad aiutare aziende decotte, senza il becco di un quattrino, senza ricavarci nulla? Perché regalare corsi e consulenze a chi è in ginocchio, senza più azienda e, in molti casi, l’abitazione? Semplice, perché dicendo di essere dalla parte dei buoni, contro i cattivi, urlando che mai si dovrebbe lasciare da solo in mezzo alla strada un imprenditore in difficoltà, investendo qualche soldo in web marketing per mostrare quanto si è buoni, si ottengono le luci della ribalta e, grazie a quelle luci, si fanno poi soldi veri.

E gli imprenditori in difficoltà? Devono restare in difficoltà, altrimenti a cosa servono?

Ovvio che chi fa del bene possa poi lecitamente trarne dei vantaggi, ma, giusto per una questione morale, credete sia corretto organizzare “il bene” perché in fondo vi sia il premio? Il bene degli altri come strategia per il bene economico proprio?

Siamo nel mondo in cui le community sbandierate online hanno un grande valore, e qualche migliaio di imprenditori in difficoltà, meglio se amici e parenti di chi ha addirittura deciso di farla finita perché distrutto dalle estorsioni di uno stato che accetta di farsi eterodirigere, hanno un appeal immenso, sono la leva giusta da muovere per toccare cuore e mente della brava gente, gente da mungere appena possibile, promettendo risultati di grande livello, grandi ricchezze veloci, “perché io so come si diventa ricchi, volete che non lo sappia io che aiuto migliaia di imprenditori che avevano l’atteggiamento mentale sbagliato e, per quello, sono falliti?”.

E’ facile comprare chi ha bisogno, è facile acquisire la sua accondiscendenza, che ci vuole?

 

E allora state attenti

Mi rivolgo agli imprenditori esortandoli ad essere prudenti. Considerate sempre che le vostre disgrazie hanno un valore. E’ paradossale, ma dal letame nascono i fiori, dalle lacrime e dai debiti nasce il consenso, e dal consenso…

Chiedete sempre il curriculum delle persone che si propongono come quelli che vi aiutano gratis, chiedete di parlare con chi hanno già aiutato, non credete alle promesse di ricchezza facile e/o legata a corsetti formativi di pochi giorni.

Siete stati imprenditori, sapete bene che nessuno regala niente, sapete che senza tempo e il duro lavoro in tasca non entra nulla, e, soprattutto, chiedetevi sempre se, per caso, la vostra situazione non vi possa trasformare in ulteriori vittime di chi, con la morale e con gli effetti delle azioni che compie, non ci vuole proprio fare i conti.

Già, ma di qualcosa bisogna pur campare si dice in giro!

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